TEST - Catálogo BURRF
   

Arminio Nobile e la misura del cielo : ovvero Le disavventure di un astronomo napoletano / by Massimo Capaccioli, Silvia Galano.

Por: Colaborador(es): Tipo de material: TextoTextoSeries i blu - pagine di scienzaEditor: Milano : Springer Milan, 2012Descripción: xiii, 208 pagg. recurso en líneaTipo de contenido:
  • texto
Tipo de medio:
  • computadora
Tipo de portador:
  • recurso en línea
ISBN:
  • 9788847026407
Formatos físicos adicionales: Edición impresa:: Sin títuloClasificación LoC:
  • QB4
Recursos en línea: Resumen: La scienza è un’esaltante avventura che è costume raccontare attraverso le gesta dei grandi. Esiste però un’altra storia, altrettanto avvincente ma con poca voce, scritta dai tanti gregari e potenziali campioni cui la sorte, spesso nemmeno troppo cieca, ha negato la gloria. Questo libro parla di uno di loro e del suo piccolo mondo sulla collina di Capodimonte, a Napoli. È la parabola di Arminio Nobile – personaggio notevole eppure poco noto dell’astronomia italiana – svolta sulla scena della nascente astrofisica, in una stagione di grandi transizioni per il Mezzogiorno. Arminio, che era figlio di Giuseppina Guacci, figura di spicco della cultura pre-risorgimentale, e di un valente astronomo della Specola di Capodimonte, scelse di votarsi allo studio del cielo. Osservatore instancabile, appassionato e genialoide, aveva le carte in regola e le motivazioni per “sfondare”, ma la fortuna non gli arrise: più volte si beffò di lui, spingendolo su vicoli ciechi che la sua testardaggine gli impedì di abbandonare. Così, quando la grande occasione gli si parò davanti, la riconobbe ma non seppe coglierla appieno, morendo “disperato” come il pucciniano amante di Tosca.
Valoración
    Valoración media: 0.0 (0 votos)
No hay ítems correspondientes a este registro

Springer eBooks

La scienza è un’esaltante avventura che è costume raccontare attraverso le gesta dei grandi. Esiste però un’altra storia, altrettanto avvincente ma con poca voce, scritta dai tanti gregari e potenziali campioni cui la sorte, spesso nemmeno troppo cieca, ha negato la gloria. Questo libro parla di uno di loro e del suo piccolo mondo sulla collina di Capodimonte, a Napoli. È la parabola di Arminio Nobile – personaggio notevole eppure poco noto dell’astronomia italiana – svolta sulla scena della nascente astrofisica, in una stagione di grandi transizioni per il Mezzogiorno. Arminio, che era figlio di Giuseppina Guacci, figura di spicco della cultura pre-risorgimentale, e di un valente astronomo della Specola di Capodimonte, scelse di votarsi allo studio del cielo. Osservatore instancabile, appassionato e genialoide, aveva le carte in regola e le motivazioni per “sfondare”, ma la fortuna non gli arrise: più volte si beffò di lui, spingendolo su vicoli ciechi che la sua testardaggine gli impedì di abbandonare. Così, quando la grande occasione gli si parò davanti, la riconobbe ma non seppe coglierla appieno, morendo “disperato” come il pucciniano amante di Tosca.

Para consulta fuera de la UANL se requiere clave de acceso remoto.

Universidad Autónoma de Nuevo León
Secretaría de Extensión y Cultura - Dirección de Bibliotecas @
Soportado en Koha